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| Ho pensato parecchio a quelle lettere. Premetto che è la prima volta che le vedo in una base Nike italiana e che, se sono state dipinte dopo l'abbandono della base, tutto quello che segue non ha senso. Detto questo, le nostre basi missilistiche, come gran parte delle infrastrutture aeronautiche operative di quegli anni, furono costruite anche con fondi NATO. Gli edifici che erano stati oggetto di questo finanziamento venivano indicati esternamente con la stella della NATO (rosa dei venti) bianca e nera su un quadrato blu e un numero progressivo preceduto dalla sigla P.G. (es. P.G. 403) che faceva riferimento al "piano regolatore" di costruzione della base. Questa classificazione era posizionata, di norma, nella facciata principale dell'edificio, magari vicino ad un portone d'ingresso. Se l'edificio non aveva usufruito dei fondi alleati, compariva solo il numero di P.G. Esaminando le foto in questione, la vernice con cui sono state dipinte le lettere mi sembra coeva della mimetizzazione. Un'altra caratteristica sono le dimensioni ragguardevoli e il fatto che sono posizionate anche sulle pareti laterali. Consideriamo che il Gruppo non era "speciale" e che quindi ad esso non si applicava il codice Milano di cui abbiamo già discusso in altra parte. Tutte queste considerazioni mi fanno propendere, pertanto, per un uso locale a favore delle guardie sulle altane, per individuare i "settori" da dare in caso di allarme. A tale scopo sarebbe interessante sapere l'ubicazione delle altane e se da esse si possono traguardare le lettere.
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