Nike Missile

L'AUTOREPARTO

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skytravel2001
view post Posted on 27/9/2010, 09:53 by: skytravel2001
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Av. Sc. A.A. R.Sp. Aut. Con 266° - 7°/95

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CITAZIONE (lambo205° @ 18/4/2010, 14:22)
Durante la mia permanenza al 3° G.M.A. dI Bari per la specializzazione di autista meccanico, spesso sentivo in fondo ai capannoni delle officine, uno strano rombo:
erano le prove di collaudo dei mezzi di intervento rapido antincendio SIRMAC-PERLINI.
Il veicolo era simile a questo (sicuramente qualche versione precedente)



Il rombo era dato dai motori FERRARI 6 cilindri 2400 c.c. da 195 cv montati sui mezzi.
Gli stessi montati sulle gloriose Fiat Dino e Ferrari Dino 246.




Sei sicuro Lambo che fosse il motore Dino-Ferrari? Io ho convissuto con i Sirmac_Rampini per circa 10 mesi seguendone la normale verifica dei livelli e la regolazione dei carburatori a tempo perso, e a me risultava invece il motore 6 a V monoalbero in testa della Fiat 130 II serie, cilindrata 3235cc, potenza 165cv-DIN.

Il SIRMAC era utilizzato prevalentemente negli aeroporti carico di schiuma estinguente.
Arrivato a Zelo , speravo di rivedera il mezzo; purtroppo mi sono dovuto accontentare delle due autobotti Iveco (190 e Turbostar) Se non ricordo male, piene d'acqua !

Piuttosto io mi sono sempre chiesto quale compatibilità potesse avere un mezzo a benzina, con tanto di serbatoio esposto, con gli scenari di estinzione incendi di aeromobili, nella fattispecie grandi quantità di carburanti con alto grado di infiammabilità e volatilità, oltre a presenza di rottami ad altissima temperatura.

Ora, la mia domanda è:
con una decina di missili disposti su 3 sezioni, con relativi booster e cariche esplosive (escluse le "speciali") il tutto era "gestito" da qualche estintore quà e là e dalle autobotti che, spesso e volentieri, erano ferme davanti all'autoreparto in logistica. :missilewht.gif:
Non era un pò POCHINO !!!???
O mi sfugge qualcosa che magari non so ??? :unsure:

Per quanto riguarda gli incendi delle zone lancio, se non sbaglio, dovrebbero essere stati presenti estintori carrellati a polvere e/o CO2, per l'estinzione, e, le autobotti per il raffreddamento/estinzione. Le autobotti erano quasi sempre in numero di due perchè mentre una svolgeva la sua funzione, l'altra poteva andarsi a rifornire presso le riserve idriche presenti in tutte le basi.
 
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