Nike Missile

Tactical Firing del sistema SPADA

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kermas
view post Posted on 13/5/2010, 07:21




...se non sbaglio nel 95 a comandare la btr di cameri c'era un maggiore che poi, e mi dispiacque moltissimo quando appresi la notizia, ebbe un malore che lo lascio' in "manutenzione" per un bel po'...!! Comunque, le prove di carico e scarico da c130 vennero effettuate già nei primissimi anni 90 a ghedi, per rischierare una batteria al completo, cavi compresi (maledetti....) (...ponti radio???) erano necessari un bel po' di mezzi....
E poi c'era il bellissimo allineamento a nord...fonte di teorie quantistiche applicate!!
 
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fafo83
view post Posted on 27/11/2011, 19:41




Le situazioni sono un pò migliorate... non è certo diventato un sistema che si rischiera in mezz'ora ma in ogni caso sono stati fatti dei piccoli passi in avanti. Ancora maggiori saranno i vantaggi quando arriverà il nuovo kronos che eliminerà lo shelter RSI ed il pianale dell'antenna (parlando della versione mono-antenna).

Certo non è nato e probabilmente, nella versione AMI, mai lo sarà un sistema "veramente mobile" ma è sicuramente un sistema trasportabile che con il trasporto aereo ha aperto alla possibilità di eseguire rischieramente anche oltre confine (se richiesto) in ambiti di intervento internazionale.

A differenza di altri sistemi siluppati con l'idea di avere una copertura aerea a supporto delle truppe (che prevede quindi l'operatività su camion ad esempio) lo Spada è stato sviluppato con l'obiettivo di difendere punti strategici di particolare interesse (ad esempio aereoporti), obiettivi per i quale non è necessario un rischieramente rapido.

In ogni caso concordo con voi che se si dovesse sviluppare un nuovo sistema il requisito di trasportabilità e dei tempi di rischieramento siano al giorno d'oggi dei parametri imprescindibili da tenere in assoluta considerazione. Infatti, per questo motivo, l'ultima versione (2000 plus) ha in questa caratteristica uno dei suoi maggiori punti di forza.
 
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view post Posted on 27/11/2011, 21:52
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fafo83, capisco il tuo entusiasmo che probabilmente deriva dal tuo coinvolgimento nello sviluppo del sistema Spada. Io invece sono un vecchio najone che come già ti ho detto in risposta alla tua presentazione ho bazzicato lo Spada dal 1987, quando era entrato in linea da due o tre anni.
Leggere nel 2011 che sono stati fatti "dei piccoli passi in avanti" mi deprime ancor di più di quanto lo ero quel giorno in cui fu scattata la foto che ho messo nel mio post precedente in questa discussione.
Sapere che il sistema Nike nel 1958 veniva spostato "tranquillamente" con gli aerei di allora dagli Stati Uniti sulle isolette del Pacifico, messo in batteria e fare un lancio con testata nucleare con pieno successo mi deprime ancora di più.
Sarà che sono vecchio?
 
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fafo83
view post Posted on 27/11/2011, 22:09




Assolutamente no... anzi hai perfettamente ragione...
Io penso però che mettere le mani su un sistema ormai prodotto e tentare di stravolgerlo nel tentativo di fargli fare una cosa per cui non è nato sia una cosa poco "costo-efficace" ma forse qualche piccolo miglioramente potrebbe permettere all'amministrazione di non spendere cifre enromi migliorando qualche aspetto.
Lo spada fu uno dei primi tentativi di produrre un sistema completmente italiano e, adifferenza degli USA, non avevamo molta esperienza nella realizzazione di sistemi complessi altamente integrati come quelli che vengono prodotti al giorno d'oggi.

Basti pensare che all'epoca si convertivano ad usi militari prodotti derivati dal civile (ad esempio i sensori radar) i quali da una torre di controllo dovevano essere shelterizzati.

In ogni caso concordo con il fatto che lo spada nella versione italiana fosse ed è un "carrozzone" difficile da portarsi in giro ma per fortuna si è imparato dagli errori del passato :)
 
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view post Posted on 27/11/2011, 22:27
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CITAZIONE (fafo83 @ 27/11/2011, 22:09) 
Lo spada fu uno dei primi tentativi di produrre un sistema completmente italiano e, adifferenza degli USA, non avevamo molta esperienza nella realizzazione di sistemi complessi altamente integrati come quelli che vengono prodotti al giorno d'oggi.

Direi che principalmente fu un sistema "denavalizzato", cioè si prese il sistema imbarcato sulle navi e lo si mise a terra. Solo che una nave non è un aeroporto.
 
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fafo83
view post Posted on 27/11/2011, 22:48




quello dei tempi di risposta da parte della ditta è un altro difetto che ho avuto modo di verificare personalmente quando lavoravo con i ragazzi del 2rmm (con i quali ho avuto una bellissima esperienza)... cmq tranquillo perché ogni commento è ben accetto anche perché in questa sede nn rappresentò la ditta ma in semplice appassionato
 
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view post Posted on 28/11/2011, 11:20
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CITAZIONE (fafo83 @ 27/11/2011, 22:48) 
quello dei tempi di risposta da parte della ditta è un altro difetto che ho avuto modo di verificare personalmente quando lavoravo con i ragazzi del 2rmm (con i quali ho avuto una bellissima esperienza)... cmq tranquillo perché ogni commento è ben accetto anche perché in questa sede nn rappresentò la ditta ma in semplice appassionato

Ieri sera, prima del tuo inserimento, ho tagliato una parte del mio intervento perchè l'argomento non poteva essere liquidato con una frasetta prima di andare a letto.

L'industria missilistica italiana degli anni '70-'80 certo non era all'altezza di sfornare un sistema missilistico complesso in tempistiche e modalità paragonabili a quelle degli USA. Per lo più fino ad allora aveva lavorato su produzioni dedicate alla Marina. La difesa aerea a corto-medio raggio di una nave, di per sè obiettivo mobile, non eccessivamente grande, isolato o inserito in una flotta, non è certo quella di una grande base aerea (pensiamo alle grandi estensioni di Ghedi o di Amendola) inchiodata sulla superficie terrestre. La nave è un obiettivo puntiforme a confronto di una Base dove gli obiettivi paganti sono tanti - pensiamo alla dispersione degli Shelter, alle piste di volo lunghe tre km con i loro raccordi, ai depositi carburanti, ecc.- aggingiamo il mascheramento causato dal tereno circostante che non è l'orizzonte marino. Questo stato di cose faceva sì che la minaccia aerea portata contro una nave richiedesse un minor numero di aerei attaccanti rispetto a quanto ne servissero per la saturazione e neutralizzazione di un aeroporto.

Quindi tutto diverso: dalla minaccia, alle condizioni orografiche, alle estensioni da difendere. Pertanto, nel caso della nave, un sistema che potesse sparare un paio di missilotti in rapida successione a debita distanza era ritenuto sufficiente (almeno fino all'arrivo degli ARM Stand-off). L'AM (chiamiamola così come si chiama, e non AMI) e tutte le altre Aeronautiche invece avevano dei requisiti del tutto opposti, come abbiamo visto. Le altre nazioni, come al solito, si erano mosse con anticipo e stavano sviluppando dei sistemi missilistici a breve raggio dedicati alla difesa delle installazioni. Avevano adottato il concetto di un sistema leggero, tatticamente mobile, che a fronte di una necessaria riduzione delle misure del missile, che quindi comportavano raggi di intervento ridotti, avrebbe visto le batterie schierate fuori dagli aeroporti a distantza tale da fermare comunque le penetrazioni degli aerei attaccanti in tempo utile (vedi rapier e roland). La mobilità tattica avrebbe compensato la sopravvivenza degli addetti che si trovavano ad operare all'aperto, assumendo che l'ambiente circostante fosse sicuro.

La nostra Aeronautica, invece, adottò la filosofia di schierare i sistemi missilistici di difesa all'interno delle Basi. Questo voleva dire disporre di un sistema più pesante perchè il missile doveva arrivare più lontano (allora si parlava di una distanza di sicurezza sulle 5 NM, poi ampliate (indovinate da chi :P ) ad 8 con l'arrivo dei primi Stand-off). Ma schierare un sistema missilistico all'interno di un aeroporto non è cosa da poco. Innanzi tutto si doveva già pensare che i cavi proprio non dovevano esistere! Collegare tre sezioni di fuoco ed un IFC poste ad un paio di km l'una dall'altra ed all'interno di una area altamente urbanizzata come è quella di un aeroporto è qualcosa che sa di "incompetenza" di chi lo ha pensato. Altri problemi derivarono dal mascheramento. Dove metto un radar che per forza deve vedere il più lontano possibile? ma per terra cari signori! e possibilmente accanto all'enorme hangar della manutenzione degli aerei, o di fronte ad uno Shelter, magari accanto alla torre di controllo! D'altronde non c'era altra soluzione in un ambiente già saturo di costruzioni. Così, dopo alcuni anni di pura sofferenza e di continue dimostrazioni pratiche condotte con attacchi di saturazione (e con una sfilza di Unsatisfactory vergata sulle spalle di quelle povere crew), si arrivò a mettere la doppia antenna, richiamata da fafo83, posta su un alto traliccio che svettasse sopra gli edifici (che per fortuna nelle basi aeree non sono tanto alti per ovvi motivi), ma i cavi rimasero uh.. se rimasero!

Di chi fu la colpa? Dell'industria nazionale che voleva piazzare un prodotto così come lo aveva pronto (essenzialmente studiato per la Marina) o dell'AM che non si mise a tavolino "a pensare" prima di firmare il contratto? Penso di tutte e due, ed anche in egual misura.
 
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fafo83
view post Posted on 28/11/2011, 13:55




Concordo perfettamente con la tua analisi dello scenario e non potrebbe essere altrimenti.
Se mi permetti però vorrei fare alcune precisazioni giusto per completare le info a disposizione.
Partirei con il dire che lo spada è stato in. progetto di sviluppo finanziato dall'AM, infatti credo percepisca ancora le royalties sulle vendite, ed in quanto tale ha avuto certamente voce sulla configurazione del sistema, e questo conferma la tua ipotesi che l'errore sia stato reciproco.
In merito al fatto che si tratti di un prodotto derivato dal navale ti posso dire che è vero se fai riferimento al fatto che l'aspide deriva dallo sparrow il quale era usato prevalentemente in ambito navale e aria aria. con riferimento ai sistemi di lancio ti assicuro che spada e albatros (navale) sono coetanei, anzi tra i due credo si sia iniziato a lavorare prima su spada (tbc). considerate inoltre che l'albatros è una CCSF (non completa) imbarcata e di conseguenza manca tutta la parte scoperta ed iff, quindi si tratta di in sistema molto più semplice.
Inoltre un sistema simile a spada ma maggiormente snello e trasportabile esiste e si chiama skyguard ma evidentemente è frutto di un requisito diverso altrimenti lo avrebbe l'AM e non l'EI.
Ultima info l'ultima versione dello spada è molto più snella, può lavorare su mezzo, CA ed SF scambiano dati e voce via radio, l'SF è diventato un solo collo ISO (che include antenna radar e gruppo), così come la CA che ha l'antenna su mast che sollevato arriva oltre 20 mt ed installata sullo stesso shelter del c2.
L'unica cosa è che il collegamento tra SF e lanciatore rimane via cavo (il fatto di avere il comando di fuoco via sw è ancora uno scoglio insormontabile per ragioni di sicurezza).
 
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view post Posted on 28/11/2011, 16:49
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CITAZIONE (fafo83 @ 28/11/2011, 13:55) 
Concordo perfettamente con la tua analisi dello scenario e non potrebbe essere altrimenti.
Se mi permetti però vorrei fare alcune precisazioni giusto per completare le info a disposizione.
Partirei con il dire che lo spada è stato in. progetto di sviluppo finanziato dall'AM, infatti credo percepisca ancora le royalties sulle vendite, ed in quanto tale ha avuto certamente voce sulla configurazione del sistema, e questo conferma la tua ipotesi che l'errore sia stato reciproco.
In merito al fatto che si tratti di un prodotto derivato dal navale ti posso dire che è vero se fai riferimento al fatto che l'aspide deriva dallo sparrow il quale era usato prevalentemente in ambito navale e aria aria. con riferimento ai sistemi di lancio ti assicuro che spada e albatros (navale) sono coetanei, anzi tra i due credo si sia iniziato a lavorare prima su spada (tbc).

Non metto in dubbio quanto dici sulle più lontane origini dello Spada perchè in quegli anni ero immerso nel sistema Nike, che di certo non aveva problemi di gioventù. Il sistema l'ho incontrato sulla mia strada quando ho lasciato i reparti operativi per i comandi operativi.
Se, come dici, la R&D dello Spada terrestre iniziò prima del navale, mi sembra però che l'Albatros entrò in linea operativa molto prima dello Spada, tanto che per quest'ultimo fu necessaria una campagna di tiri reali molto lunga prima di riuscire a capire che uno dei tanti problemi stava nel disegno delle winglets, cosa che invece non accadeva con lo Sparrow imbarcato. Evidentemente la fase R&D per il terrestre si basò su quella studiata per il navale, salvo poi in corso d'opera accorgersi di certe "novità".

CITAZIONE
considerate inoltre che l'albatros è una CCSF (non completa) imbarcata e di conseguenza manca tutta la parte scoperta ed iff, quindi si tratta di in sistema molto più semplice.

E questo conferma la mia tesi. Se si fosse studiato prima un sistema terrestre, questo sarebbe stato operativo fin dal suo primo schieramento. Invece, si dovette in qualche modo rimediare alla mancanza delle strutture "scoperte" con attrezzature improvvisate di chiara mentalità navale, quali le torrette per le antenne dei Falco o il treppiede dell'antenna del Pluto o il lanciatore a sei celle con le due centrali irraggiungibili per i controlli della sicura d'armamento (sulle navi il lanciatore ne portava quattro con un affusto centrale, il che consentiva l'accesso alla safety-key di tutti i missili).
Ripeto, mi riferisco al sistema anni '80-'90 e non a quello attuale che non conosco.

CITAZIONE
Inoltre un sistema simile a spada ma maggiormente snello e trasportabile esiste e si chiama skyguard ma evidentemente è frutto di un requisito diverso altrimenti lo avrebbe l'AM e non l'EI.

Lo Skyguard-Aspide è un prodotto successivo allo Spada che ha cercato di eliminare le principali negatività evidenziate dal primo sistema, altrimenti sarebbe stato improponibile sul mercato. (ma quanto successo ha avuto?). Che io sappia, fu sviluppato per sostituire gli Spada dell'AM, ma poi prese l'altra strada (TBC).

CITAZIONE
Ultima info l'ultima versione dello spada è molto più snella, può lavorare su mezzo, CA ed SF scambiano dati e voce via radio, l'SF è diventato un solo collo ISO (che include antenna radar e gruppo), così come la CA che ha l'antenna su mast che sollevato arriva oltre 20 mt ed installata sullo stesso shelter del c2.

i. e.: Tutte cose che gli equivalenti sistemi NATO già avevano nel loro DNA ai miei tempi.

CITAZIONE
L'unica cosa è che il collegamento tra SF e lanciatore rimane via cavo (il fatto di avere il comando di fuoco via sw è ancora uno scoglio insormontabile per ragioni di sicurezza).

poco importa qualche decina di metri di cavo di fronte ai km e km di un tempo!!
 
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fafo83
view post Posted on 28/11/2011, 20:06




Per essere chiari dovremmo separare lo sviluppo della munizione da quello del sistema.
L'aspide nasce come evoluzione dello sparrow il quale era un msl aria-aria dotato di ali di corpo "lunghe". Lo sparrow venne poi navalizzato ed in questo frangente nacque anche l'aspide che sostituì lo sparrow su alcune unità continuando queste ad utilizzare i precedenti sistemi di lancio. Per le unità di nuova produzione la selenia realizzo l'Albatros quando l'Aspide era già imbarcato da tempo (appena rientro in ditta cerco delle date e vi faccio sapere). Analoga storia avvenne sul F104 dove l'aspide venne integrato sui velivoli che già erano dotati dello sparrow.
Il problema dell'ala ripiegata si ebbe con l'introduzione dell'aspide nel canister (il contenitore che racchiude il msl sul lanciatore spada) durante lo sviluppo dello spada. Visti i vincoli di spazio si pensó a dividerle in due piegandole ma si ebbero i problemi a cui tu fai riferimento in fase di lancio e di apertura. così venne disegnata l'ala corta che poi venne utilizzata anche nella versione navale (sia sul lanciatore pesante che su quello leggero).
Ora parliamo del sistema. Lo spada nasce da un requisito AM e come abbiamo detto tale requisito probabilmente venne scritto prevedendo di schierarli in modo semi-fisso nei suoi aereoporti (anche più di una btr per aeroporto) con possibilità di trasportarli in caso di necessità. Probabilmente però nel tempo le esigenze sono cambiate e quelle originali nn sposavano quelle a cui gli equipaggi erano chiamati a rispondere. Come detto vennero fatti dei tentativi di miglioramento (vedi ponti radio, che tra l'altro furono in flop) ma è difficile snellire un "carrozzone" del genere per farne in sistema rischierabile in poche ore a km di distanza. Ora possiamo ad esempio parlare della CA che era composta da due shelter e un'antenna su pianale (versione base con antenna singola) ora è vero che si mette tutto in uno shelter ma la tecnologia dell'elettronica è cambiata e l'alta integrazione ha permesso di ridurre gli spazi. A parità di tecnologia se un radar è la metà di in altro evidentemente ha performance e funzioni diverse.
Lo skyguard nn nasce come miglioramento ma come sistema mobile (Lo spada è trasportabile) a supporto delle truppe e per questo è gommato e molto piccolo ma ti assicuro che l'architettura pur essendo molto più semlice è maggiormente soggetta alla indisponibilità operativa poiché non ha ridondanze (basti pensare che ad esempio lo spada, in modalità degradata potrebbero lanciare e difendere da un ipotetico attaccante anche con una CCSF un lanciatore ed un msl sopportando n guasti alle altre componenti del sistema cosa che skyguard nn può fare).
Il concetto base credo sia che ogni sistema viene progettato in base a delle esigenze ben precise e quando le esigenze cambiano il sistema inevitabilmente diventa inadeguato. Io avuto modo di trascorre del tempo nelle batterie come voi (soprattutto post atl) e devo dire che è vero che al solo pensiero di doverlo spostare ti viene il mal di testa ma mi sembra che il suo ruolo lo faccia onestamente anche se tutto e migliorabile pur tenendo sempre presente che parliamo di in sistema che ha 30 anni. Se qulcuno ha avuto esperienze negative/positive durante l'uso sarebbe interessante sentirle anche perché i ritorni da parte del cliente scarseggiano...

Edited by fafo83 - 29/11/2011, 22:18
 
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view post Posted on 29/11/2011, 10:31
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Ma lo Spada riusciva/riesce anche a dialogare con sensori e/o Centri di Controllo - Comando esterni?
Da qualche parte avevo letto delle difficoltà dello Skyguard Aspide a tale proposito, in parte risolte
utilizzando le ICC delle batterie Hawk dismesse.

Una curiosità ...

CITAZIONE
Innanzi tutto si doveva già pensare che i cavi proprio non dovevano esistere! Collegare tre sezioni di fuoco ed un IFC poste ad un paio di km l'una dall'altra ed all'interno di una area altamente urbanizzata come è quella di un aeroporto è qualcosa che sa di "incompetenza" di chi lo ha pensato.

Tutti veniamo da sistemi tenuti insieme da Km. di cavi. Ovviamente il progresso
tecnologico ha reso questo metodo obsoleto, ma come mai nello Spada il "cavo", dati o alimentazione,
sembrava/sembra rappresentare un limite del sistema? E' una questione di distanza di apparati da collegare?

 
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fafo83
view post Posted on 29/11/2011, 18:57




si, Lo spada si può integrare con centri superiori di difesa aerea mediante apposito link sia in chiaro che tramite cifrante. in questo modo può ricevere designazioni dall'esterno anche di Target oltre la portata utile per la detezione ottimizzando i tempi di reazione.
in merito ai cavi il problema è che bisogna stendere km di cavi tra SF e CA. il problema si ha in caso di rischieramenti, il fatto sembra essere che ci si sposti spesso e questo, oltre a costare fatica, richiede tempo.
 
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view post Posted on 29/11/2011, 19:30
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CITAZIONE (ASIop @ 29/11/2011, 10:31) 
Ma lo Spada riusciva/riesce anche a dialogare con sensori e/o Centri di Controllo - Comando esterni?
Da qualche parte avevo letto delle difficoltà dello Skyguard Aspide a tale proposito, in parte risolte
utilizzando le ICC delle batterie Hawk dismesse.

Consentimi di non rispondere a questa domanda.

CITAZIONE
Una curiosità ...

CITAZIONE
Innanzi tutto si doveva già pensare che i cavi proprio non dovevano esistere! Collegare tre sezioni di fuoco ed un IFC poste ad un paio di km l'una dall'altra ed all'interno di una area altamente urbanizzata come è quella di un aeroporto è qualcosa che sa di "incompetenza" di chi lo ha pensato.

Tutti veniamo da sistemi tenuti insieme da Km. di cavi. Ovviamente il progresso
tecnologico ha reso questo metodo obsoleto, ma come mai nello Spada il "cavo", dati o alimentazione,
sembrava/sembra rappresentare un limite del sistema? E' una questione di distanza di apparati da collegare?

Lasciamo da parte i cavi di alimentazione della potenza perchè data la vicinanza dei generatori di corrente agli apparati da alimentare non costituivano un problema.
Lo schieramento di una batteria Spada tipo prevedeva un'area controllo (CA = Control Area) con due "carri" equivalenti al BCVan o alla BCC per dimensioni anche se non per funzioni, un'antenna di ricerca e sorveglianza. Erano previste in configurazione standard tre sezioni di fuoco (SF) con due lanciatori ciascuna caricati con sei missili l'uno.. Ogni SF aveva un carro equivalente al RCVan e un radar di tiro. La CA normalmente doveva essere schierata in posizione centrale alle tre SF, mentre queste ultime dovevano essere più o meno equidistanti fra loro per garantire una copertura equilibrata. In genere ne veniva posta una per ogni testata pista e l'altra a metà della stessa, ma dalla parte opposta della CA. Tutto questo complesso era collegato via cavo sia per i dati che per le comunicazioni. Immaginati quanti km di cavo servivano (ed erano cavi come quelli del Nike e dell'Hawk) Conosci benissimo i cavi-dati del sistema hawk, immaginati avvolgere o svolgere alcuni km di quei cavi che, tra l'altro per forza di cose, erano per lunghi tratti anche dentro canalette a seconda del grado di urbanizzazione dell'aeroporto (pensa ad esempio all'attraversamento dei raccordi e della pista, delle strade interne, dei piazzali di sosta degli aerei ecc.).
I dati trasmessi, sia di sistema che comunicazioni, erano ritenuti dalla NATO riservati, così non potevano essere trasmessi via radio in chiaro. A causa dello stato dell'arte degli apparati radio cripto (cifranti-decifranti) non era però disponibile alcun sistema ritenuto e certificato sicuro, sia per la riservatezza che per l'affidabilità della trasmissione. Se lo Spada rimaneva "stanziale" il problema veniva ovviato con un l'interramento e canalizzazione dei cavi, come già detto, ma se lo si voleva "mobile" essi costituivano il maggior problema da affrontare. e qui concordo con fafo83 quando dice che ci fu uno scollamento, strada facendo, fra il requisito iniziale emesso dallo SMA e il "corso d'opera". In poche parole, si era partiti con una sistema che avrebbe dovuto sostituire le obsolete quadrinate da 20mm, e quindi rimanere fisso, per arrivare a volerne fare un sistema rischierabile in breve tempo, tipo Hawk. Questo scollamento, a parere mio, fu docuto all'enorme lasso di tempo intercorso fra la fase di R&D e l'effettiva operatività del sistema, in quanto nei troppi anni intercorsi gli scenari di difesa aerea erano cmabiati e la NATO era proiettata alla mobilità e ai rischiramenti, come dimostrò la prima Guerra del Golfo ed ancor prima la crisi con la Libia (Operazione Girasole di cui abbiamo già parlato).
 
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view post Posted on 29/11/2011, 20:06
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Chiarissimo RDS, come sempre. E' come avere la BCC a Plasencis e la sezione Alpha a Fagagna :-]
 
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fafo83
view post Posted on 29/11/2011, 22:49




CITAZIONE (Rocca di Sparviero @ 29/11/2011, 19:30) 
I dati trasmessi, sia di sistema che comunicazioni, erano ritenuti dalla NATO riservati, così non potevano essere trasmessi via radio in chiaro. A causa dello stato dell'arte degli apparati radio cripto (cifranti-decifranti) non era però disponibile alcun sistema ritenuto e certificato sicuro, sia per la riservatezza che per l'affidabilità della trasmissione.

A tal prposito l'integrazione con i centri superiori è storia abbastanza recente (2000 circa).
Per la cronaca, forse proprio per il motivo espresso da Rocca di Sparviero, il collegamento prevedeva un apposito protocollo di trasmissione (Link11B) il quale poteva essere cifrato o meno (considerate che le cifranti normalmente sono GFE per ovvi motivi e di conseguenza non ne so molto).
Generalmente le ditte predispongono la possibilità di interarsi (hw e sw) ma l'attività di integrazione viene condotta a 4 mani.

Il mezzo fisico di trasmissione è un cavo di tipo telefonico su linea dedicata.

Le prove vennero condotte con una semi batteria spada temporaneamente parcheggiata a Poggio Renatico.

Visto che parliamo di Spada provo a buttare giù rapidamente la struttura con le nomenclature italiane:


CA centro di avvistamento composta da:
-CCCA centrale di controllo del centro di avvistamento (1 shelter con C3)
-RSI radar di scoperta ed identificazione (1 shelter più un pianale con antenna)
-3 GE TORO in config ridondata

SF sezione di fuoco composta da:
-CCSF centrale di controllo sezione di fuoco (1 shelter con C2, con apparati radar del tiro)
-COLONNINA RADAR DEL TIRO (1 traliccio telescopico con l'antenna)
-2 LANCIATORI PORTA MISSILE
-2 GE TORO in config ridondata

SHELTER LOGISTICO (completo di piccolo laboratorio e magazzino)
 
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