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COMAER ROMA (Caserma Romagnoli)

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generico315
view post Posted on 18/4/2011, 22:57




WAAA i TST che ricordi, il foglio col regolamento ce l'ho anche io da qualche parte insieme ad altri cimeli, se riesco a procurarmi uno scanner metto anche io qualcosa.
Mi hai fatto venire in mente pure che bisognava andare a firmare ogni mattina alle 7 prima di uscire, appena firmato tutti scappavano fuori per andare a fare colazione al bar di fronte la caserma, un bar pasticceria con dei cornetti buonissimi (ogni mattina cappuccino e cornetto).
Lo si faceva inoltre per non essere "incastrati" per la cerimonia dell'alzabandiera :-) chi si trovava sul piazzale durante la cerimonia era obbligato a mettersi inquadrato e partecipare.
L'alzabandiera era "muto" senza inno nazionale, non veniva suonata ne la sveglia ne il silenzio, questo per non disturbare il sonno degli abitanti del quartiere dato che si era praticamente al centro di roma 10 minuti a piedi dalla stazione Termini, e confinanti con l'Università; una mattina che non stavo di servizio mi venne l'idea di andarmene al dipartimento di Zoologia e mi misi ad assistere a degli esami io già laureato...
A fine servizio militare sbrigate le formalità di rito i congedanti si riunivano sullo scalone d'ingresso della caserma, veniva suonato il silenzio fuori ordinanza, dopo di che il sottufficiale di giornata (o il Tenente non ricordo bene) gridava "Avieri del corso XXX è FINITA PER VOI????" e tutti "FINITAAAAAA!!!" e lanciavano in aria le bustine, in pratica la stessa cosa del giuramento di Taranto alfa e omega direi :-).

Edited by generico315 - 28/4/2011, 16:08
 
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view post Posted on 18/4/2011, 23:16
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Mi fa piacere aver solleticato i tuoi ricordi.
Chi avrebbe mai immaginato (io per primo) che quei "foglietti" di 20 anni fa' sarebbero rispuntati alla luce?

Anche tu però... stimoli i miei ricordi più reconditi.
Mi pare di ricordare... qualcosa sull'alzabandiera.
Per me la "Romagnoli" era semplicemente un posto letto e lo vivevo come un albergo.
Qualcuno dei commilitoni di questo si stupiva... bonariamente... perchè non comprendeva la mia libertà di movimento.

Dei congedi invece ricordo... i graffiti sull'Aquila monumentale che sormontava la facciata del Ministero.
Roba da codice penale per vandalismo sui beni storici ed architettonici.
Leggenda metropolitana o verità???
La tradizione mi fu comunque confermata, in seguito, da ex-avieri al di sopra di ogni sospetto.....
 
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generico315
view post Posted on 18/4/2011, 23:42




I graffiti sull'aquila c'erano eccome, tant'è vero che quando avevamo "servizio ramazza" al Palazzo AM noi vedevamo l'aquila imbrattata e ci chiedevamo come fosse stato possibile che qualcuno fosse salito lassù senza che nessuno lo vedesse, segreti dei VAM.
 
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view post Posted on 19/4/2011, 00:00
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CITAZIONE (generico315 @ 19/4/2011, 00:42) 
I graffiti sull'aquila c'erano eccome, tant'è vero che quando avevamo "servizio ramazza" al Palazzo AM noi vedevamo l'aquila imbrattata e ci chiedevamo come fosse stato possibile che qualcuno fosse salito lassù senza che nessuno lo vedesse, segreti dei VAM.

L'ultima volta che arrivai alla "Romagnoli"... ci giunsi da nonno consumato... :D
E le confidenze che si ricevevano scambiando quattro chiacchere con i paricorso... erano confidenze da congedanti... :o:
Ricordo i racconti dei preparativi dei miei paricorso per "stampare" sul pennuto marmoreo il mitico numero 208!!!
L'operazione veniva naturalmente svolta in piena notte... l'ora dei VAMPIRI :vampire.gif:

Non so se fosse pericoloso per l'incolumità degli improvvisati graffitari, arrampicarsi fin lassù.
Mi pare però di ricordare, correggimi Generico315 se sbaglio, che un pericolo di natura "disciplinare" esisteva....
Bisognava passare, per arrivare là, sopra o nelle vicinanze di un solaio a giorno dell'appartamento privato del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica.
Cosa che rendeva la "sfida"... particolarmente affascinante.

Noi... be noi comuni Vam aeroportuali... il congedo lo si festeggiava sul meno blasonato muro di una riservetta... :D
#entry441940009
 
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Corto in centrale!
view post Posted on 4/5/2011, 17:01




Cari Amici, se vi interessa l' architettura potete vedere una caserma come la Romagnoli e una Palazzina Comando e torre di controllo come quella di Vicenza ( Ormai Ex Vicenza) all' aeroporto di Treviso. Finchè non decidono di demolire anche quelle per il momento sono li a disposizione degli spotter.
 
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Sandro102
view post Posted on 13/2/2012, 23:07




Ciao rispolvero sia la discussione, che i miei ricordi considerando che ho passato proprio qui tutto il periodo dopo Viterbo... nella "mitica" caserma Romagnoli.... nel 1981!!!
All'epoca i V.A.M. dormivano all'ultimo piano della caserma, questo si narrava fosse necessario perché quando dormivano al primo piano... "infastidivano" tutti i generici che transitavano per accedere alle rispettive camerate!!!
Avevamo a disposizione una stanza per ogni corso... anche se in realtà TUTTI avevamo il pernotto, e il posto letto veniva utilizzato solo ed esclusivamente per alcune montate di guardia, ad esempio quando si faceva il turno dalle 04.00 alle 08.00.
La mensa... noi V.A.M. mangiavamo alla mensa specialisti... teoricamente sarebbe stata anche la mensa degli autisti, ma raramente capitava di vederli, il più delle volte preferivamo mangiare alla mensa truppa, lasciando di fatto la mensa ad uso esclusivo dei VAM. Si mangiava benissimo, era di fatto la mensa sottufficiali e ufficiali, con la sola differenza che noi dovevamo andare da soli a prendere il cibo (sui piatti), mentre agli ufficiali c'era un generico che provvedeva a servirli.
Se quanto di pronto non era di nostro gradimento, potevamo sempre chiedere qualche altra cosa che il cuoco avrebbe prontamente provveduto a cucinare.
L'Alzabandiera.... il mattino provvedeva il capoposto caserma, che utilizzava 4 avieri (generici) tra quelli presenti al corpo di guardia, non è mai accaduto che si dovesse ricorrere ad altri avieri anche per "mancanza" di spazio, e per il problema che si sarebbe dovuto provvedere a fornire il M.A.B. con giberne agli stessi, con relativa registrazione. Certo è ovvio che durante l'alzabandiera nessuno poteva camminare nel piazzale.
Nel 1981 da quel che ricordo il Capo di Stato Maggiore non alloggiava all'interno della palazzina, certo non escludo che potesse avere comunque un alloggio riservato... la difficoltà per salire sull'Aquila era individuare il percorso... non tutti lo conoscevano, e non tutti avevano modo di muoversi con tranquillità all'interno del palazzo.
Salire sull'Aquila è un'emozione indescrivibile... le ali sono il realtà le ali di un aereo.. mi sembra di aver letto che sono di un aliante... ma non ne sono certo, la tentazione di salire sulla testa era fortissima, ma io ho preferito evitare sia per la pericolosità, sia perché ancor di più esposti a sguardi indiscreti.... essere visti equivaleva ad essere puniti!!!
Un ricordo "simpatico"... un ufficiale che è salito sull'Aquila e da lì ha punito l VAM di ronda perché li ha visti beatamente sdraiati sull'erba a fumare anziché camminare!!!
Spero come al solito di non aver annoiato troppo!!!!!!!

TURNI DI GUARDIA:
I servizi di guardia alla Romagnoli erano organizzati secondo me in modo stupendo...si cominciava con un primo turno di 4 ore, dalle 04.00 alle 08.00 a seguire poi si faceva 00.00 a 04.00 il successivo era dalle 20.00 alle 00.00, poi i turni più lunghi ovvero dalle 14:00 alle 20.00 e si concludeva con 08.00 14.00, cosi facendo a mio parere si sentiva decisamente meno il peso dei servizi!
Ovviamente poi un giorno di riposo, ma considerando che il turno di guardia successivo era dalle 04.00 in pratica era come avere 2 giorni liberi!!!!!
 
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view post Posted on 13/2/2012, 23:21
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Vai tranquillo con i tuoi racconti, è sempre interessante conoscere cosa accadeva in altri reparti.
 
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madazam
view post Posted on 24/4/2013, 21:21




Salve a tutti! Capito qui per caso dopo qualche ricerca sul mio servizio militare.

Ebbene espletai il servizio militare alla Romagnoli come V.A.M. a cavallo fra il 1997 e il 1998. Corso 294esimo.

In AM se si era assegnati ad una base della provincia di provenienza, si aveva il diritto al pernotto a casa.
Ancora ricordo il capitano della Romagnoli che ci venne a prendere alla Sarvam di Viterbo elencarci i due famosi vantaggi dei VAM rispetto ai generici. Il primo era quello degli orari (non so se era solo alla Romagnoli), ovvero il poter non rispettare gli orari di libera uscita e rientro. Se si era fuori servizio, si poteva uscire ed entrare quando si voleva. Con l’unico limite delle 23.30 se proprio si tornava a dormire in caserma. Quindi niente appelli e contrappelli. Inoltre c’era l’esenzione dell’alza bandiera.

Ricordo ancora la scenetta riguardo il secondo vantaggio. Il capitano stava, credo volutamente per dare effetto alla cosa, dimenticando di dircelo quando un commilitone gli chiese appunto quale fosse questo famoso secondo vantaggio. Il capitano sarcasticamente rispose “ah..si....l’onore di essere VAM”.

Purtroppo, in quel periodo la Rescam/Romagnoli non era proprio una passeggiata di salute dove prestare servizio. Veniva chiamato “l’inferno di cristallo” non per niente. E da romano, vi posso dire che avere il pernotto a casa era un supplizio.

Un anno o due prima del mio servizio militare, fu messa una bomba fra il muro di cinta di Palazzo AM e il muro del corpo di guardia (circa 50 cm di spazio). I muri rinforzati tennero ad esclusione di quella della sala mensa che, fortunatamente era vuota, essendo notte inoltrata. La camera del primo turno, quella vicina alla sala mensa, era vuota perché le guardie erano di turno e i ragazzi del secondo turno stavano portando il cambio. Destino volle che tutti quelli che erano all’interno del corpo di guardia ne uscissero illesi. Comunque potete immaginare il caos; scapparono tutti a gambe levate lasciando il corpo di guardia, con un armeria all’interno, sguarnito. Non ricordo, ma dai racconti mi pare che ci furono anche ripercussioni disciplinari per il fatto della fuga.

Da quel giorno il servizio di guardia divento’ molto severo. Venne eliminato il terzo turno per diminuire i cambi (punti vulnerabili di un servizio di guardia). Quindi si facevano 4 turni da 3 ore con 3 ore di riposo fra un turno e l’altro. Ma alla fine si riposava meno di 2 ore perché i cambi si facevano a piedi ed il giro, se fatto velocemente, durava piu’ di mezz’ora. Inoltre il giorno prima del servizio di guardia, si faceva un giorno di servizi vari al corpo di guardia (ronda, guardia porta, telecamere, etc). Praticamente si facevano 48 ore di servizio e 24 smontante. Che ovviamente con briefing, debriefing e le 3 sessioni di training obbligatorie ogni mese, diventavano molto meno delle canoniche 24 ore. Ore che si spendevano esclusivamente a letto. Praticamente si andava a casa per andare a letto e ci si rialzava per andare in caserma.

Altra cosa pesante era che la Romagnoli, per antonomasia, era una caserma di imboscati. Molti destinati li’, anche se non romani, avevano la conoscenza giusta per poter espletare un servizio militare “soffice”. Quindi dopo il primo mese standard per tutti, vedevi gente sparire dalle rotazioni. Alcuni, quelli proprio con lo sponsor massiccio da tripla A, sparivano dopo il primo giorno in caserma. Sparivano nel vero senso della parola; gente che ho rivisto letteralmente il giorno del congedo. Sparita in uno degli innumerevoli uffici di Palazzo AM.
Ovviamente, se non si aveva lo sponsor, vi e’ facile capire come andava la storia.

Altro brutto fattore fu che in quel periodo, si congedano corsi di 40, 50 o 60 persone e arrivavano corsi con 30, 20, 15 persone.
Panico! Ricordo ancora quando aspettavamo, credo che fosse il 297imo corso, fantasticando sul non dover fare servizio alle postazione come Zulu, Oscar (le banche interne) o alla freddissima Delta (altana con riscaldamento funzionante ad intermittenza).
Il maresciallo di sezione ci assicuro’ che sarebbe stato un corso corposo..... ricordo che ne vennero meno di 10 e molti furono anche declassati a generici. Una tragedia; e li' fu' l'inizio dei doppi servizi.
I cancelli di Palazzo AM erano i servizi un po’ piu’ soft, quelli per gli anziani. Erano diventati un inferno. Prima della tragedia i turni erano 7-13, 13-19, 19-23, 23-3, 3-7. La rotazione iniziava con il 3-7 ed andava a ritroso. Quindi si finiva la rotazione con il 7-13. Ti davano il giorno dopo libero e riattaccavi con il 3-7 del giorno seguente. Quindi diciamo quasi 2 giorni liberi. Bellissimo! Un posto ad un cancello era alla portata anche di quelli che non avevano uno sponsor; se rigavi dritto e facevi il tuo dovere ci arrivavi.
Con la mancanza di personale ricordo che il giorno libero fu eliminato e sostituito da un giorno di servizi vari in corpo di guardia! Ciliegina sulla torta....doppi turni. Come ad esempio 7-13 e 19-23, 13-19 e 23-3. Ricordo che si culmino’ ad una tale esasperazione che addirittura il capo di stato maggiore arrivo’ a prendersene cura con una lettera diretta al comandante della Sarvam di Viterbo. Il tutto nacque, (si disse) non per lamentele, ma perché lui noto’ le stesse facce troppo spesso al cancello di Viale Pretoriano (il cancello principale di Palazzo AM). A quei tempi il CSMA era Mario Arpino, veramente un grande.

Come si diceva...stavamo facendo veramente la schiuma. Non se ne usciva. Anche quelli con un calcio in culo abbastanza decente, rimanevano "impantanati" nelle rotazioni del servizio di guardia piu' del "dovuto". Gente che da un posto bello caldo, tornava nell'inferno delle rotazioni con il terrore, ovviamente delle ritorsioni dei nonni. Ci furono casi di imboscati che dovettero tornare a montare di guardia; e sto parlando di imboscati che avevano si e no visto una garritta per solo un paio di settimane. Vi posso garantire che il loro ritorno, anche se per un paio di giorni, non e' stato abbastanza semplice.
Questo ovviamente comportava che i primi 1/2 mesi standard di purgatorio nei servizi peggiori iniziavano ad allungarsi a tre, quattro e cosi' via.

Io, non avendo nessuno sponsor, me la sono cavata da solo. Ma la pacchia duro' pochissimo.
Praticamente accusai una forte tendinite al piede sinistro per via della marcia marziali che eravamo obbligati a fare, almeno durante il giorno. Passavamo davanti a porte e finestre di uffici pieni di generali e colonnelli...... la notte ovviamente si andava abbastanza a scazzo anche se una notte capito' (fortunatamente non ero in quella rotazione) che il vice capo di stato maggiore del tempo, Pasquale Garribba che come il capo di stato maggiore abitava all'interno del perimetro, pizzico' uno dei turni in una marcia un po' troppo rilassata durante un cambio notturno.

Insomma, per via della tendinite fui assegnate al bellissimo ingresso Pretoriano. Come detto prima la pacchia fini dopo 2 settimane, perché proprio in quel momento iniziarono i doppi turni di cui vi ho parlato sopra.

Comunque, mi sono divertito; e vi posso garantire, anche se romano e con pernotto a casa, mi sono divertito di piu' quando ero stato accasermato per punizione.

Ora chiudo, perché credo proprio di avervi rotto i maroni abbastanza.
 
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Antonio135
view post Posted on 3/1/2014, 09:55




Gereghè a tutti!!! Ho 53 anni, sono romano ed alla Romagnoli ci sono stato - da generico - dal 10/83 al 9/84.
Bei ricordi: quelli della gioventù! Il servizio: Magazzino Spaccio e poi Magazzino Vestiario e circa 25 guardie.
Non notai "scomparse": ma considerate che (almeno allora) la nostra era la caserma d'appoggio di Forte Boccea (?chiaro?).

Ciao
 
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23 replies since 5/4/2011, 11:38   9216 views
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