|
|
SOTTOTENETE TCO MIKEPAPA51
- Group:
- 64° Gruppo I.T. Monte Grappa
- Posts:
- 5
- Location:
- 67° Gruppo it e 64° Gruppo it
- Status:
| |
| Buona serata a tutti, è passato molto tempo dalla rimpatriata del 2013 alla quale ho partecipato e, poi purtroppo per svariati problemi personali non ho potuto più partecipare né alla rimpatriata e né seguire le vicende più da vicino, delle varie vicende sul forum . Ultimamente, Leggendo di quando in quando l' email che mi arrivano, ho visto quest'ultimo post. Io non conosco certamente chi ha scritto l'articolo, ma questo evidentemente non conosce bene le basi ne le strutture di cui si parla. In un mio precedente post, parlavo della visita effettuata alla logistica dopo aver visitato le basi in cima Grappa e in zona lancio.(2013) Orbene in tale occasione, con il nodo alla gola in un amarcord molto amaro costatai de visu ciò che era rimasto del 64° IT, e passeggiando anche sui tetti delle cisterne(Controllo un po' più piccola-Lancio più grande) potei notare che, tutte le aperture che una volta erano con le grate, al controllo, erano state riempite di massi, legni, ferri vari etc. ovvero completamente occluse e al lancio, la natura stava facendo il suo corso con la vegetazione che aveva ricominciato a coprire il lastrico d'asfalto. Ma non era e non è questo il problema. La struttura che purtroppo ben conosco, poiché d'estate e d'inverno l' ufficiale di servizio (TCO- LCO) una volta a settimana ci si doveva calare dentro, per misurare il livello dell'acqua nelle cisterne, non è costituito da un unico invaso per cui scoperchiando il tetto un qualsiasi elicottero potrebbe prelevare con il cestello l'acqua, ma da una serie di vasche che all'incirca avevano una capienza di 7 metri cubi l'una- lo ricordo benissimo- poiché d'estate quando salivano su le autobotti piccole per rifornirci d'acqua, queste, portavano settemila litri d'acqua e riempivano pressoché una vasca e, normalmente facevano dai tre ai quattro viaggi a settimana nel periodo d'Agosto per mantenere i livelli minimi. Ora certo queste potrebbero tornare utili facendo però dei lavori per costituire un unico grosso invaso di riserva, ma con quali costi? E poi a distanza di cosi tanti anni, senza alcuna manutenzione, i muri perimetrali che costituivano la cisterna reggerebbero il peso di circa 30-40 mila litri d'acqua o più, che d'inverno diventano ghiaccio con tutto ciò che ne consegue? ma? Comunque sono contento che almeno la Fincato torna a vivere con la protezione civile e viene mantenuta in vita per gli scopi civili e sociali. Io comunque direi che il giornalista deve
|
| |