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A bocce ferme, ma non troppo, e in base a quanto si viene a sapere dai media, proviamo a fare il punto: 1. Parte della Wagner con il suo capo ormai è in Bielorussia. Questi Wagneriani sono armati solo "alla leggera", come si diceva una volta dei nostri Bersaglieri. Si stanno costruendo o riadattando i loro alloggiamenti. Si mormora che verranno impiegati per addestrare i bielorussi. 2. Lukashenko oggi ha dichiarato che ha ricevuto tutte le armi nucleari russe previste dagli accordi.
A fronte di questi due fatti, che ormai si danno per scontati, quale potrebbe essere il gioco futuro? Provo a fare qualche brutto pensiero.
La presenza delle armi nucleari in Bielorussia più che una minaccia la vedo come un deterrente. Ovvero l'Ucraina ora non può assolutamente pensare di attaccare un qualsiasi obiettivo in Bielorussia per non causare l'escalation nucleare. Che poi è quello che non può fare con gli obiettivi militari in Russia, almeno ufficialmente. Ne risulta che la deterrenza è un salvacondotto per un prossimo intervento militare portato dal territorio della Bielorussia. Ma da chi?
In questi giorni è stato detto dalla Wagner, ma non lo penso. Ormai sono "in esilio" e guarda caso senza armamento pesante. Forse fra un po' Putin ordinerà di controllare la contabilità della Wagner e scoprirà che si sono messi in tasca illegalmente molti pacchi di euro. Così avrà il preteso di far estradare il "cuoco" e cucinarselo a dovere.
I miliziani, invece, verranno utilizzati per addestrare le forze armate bielorusse, o almeno una significativa componente. Dopo di ché: Piano A: queste ultime varcheranno il confine per dirigersi su Kiev oppure, Piano B: i russi si rischiereranno in Bielorussia e da lì tenteranno di nuovo la strada per Kiev. Ma visti i precedenti, il piano A suona meglio.
Bene, anche per stasera ho fatto fanta-stategia-politica. Chissà come andrà a finire.
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