| ||
giudicare una questione simile e' sempre difficile; e' ormai chiaro che i fatti sono stati comunque convulsi, se no non avremmo poi avuto il finale che conosciamo
a prescindere dalle regole di ingaggio e da tutto, in mari dove praticamente tutti navigano piu' o meno armati, per difendersi o per offendere (o entrambe le opzioni a seconda delle occasioni che si presentano di fronte a loro), dove tra i pescatori e i pirati il confine e' labile, dove sopravvivere e' frutto di espedienti, .. insomma le condizioni per creare un incidente, non escludendo per eccesso di legittima difesa, ci sono tutte ma poi interviene la cinica ragion di Stato, che tutela il piu' forte, e qui la "giustezza" (giustizia e' altra cosa) delle opzioni utilizzate per arrivare alle soluzioni e' del tutto svincolato dall'episodio oggetto dellle contese esempio? Cermis li sappiamo bene che un volo a bassa quota, con finalita' addestrative teoriche ma che in realta' comprendeva anche il filmare le Dolomiti viste "da sotto" dopo mesi di voli stressanti sopra la Bosnia, ha comportato un incidente gravissimo, oltre a quello che mai avrebbe immaginato l'equipaggio, non preparato adeguatamente a quella morfologia dopo l'incidente le cose hanno cambiato radicalmente ambiente, era una questione fra stati che nulla aveva piu' a vedere con il fatto in se; gli statunitensi hanno esercitato al massimo il loro potere, innanzitutto derivante dai trattati Nato e da quelli riservati. Hanno immediatamente rimpatriato l'equipaggio, hanno condotto le indagini tagliando fuori per settimane le autorita' italiane, hanno rapidamente indennizzato le famiglie delle vittime, estradato una prigioniera politica italiana da decenni detenuta in USA in cambio di un atteggiamento non ostico del Governo D'Alema, processato secondo le loro leggi i propri militari per i Maro', a prescindere dai fatti, la bestialita' prima e' stata di far entrare in porto la nave, per cui il destino dei due era completamente in mano degli indiani, senza alcuna arma di scambio, in virtu del fatto (aggravante) che la giustizia in India e' federale, per cui nemmeno il Governo centrale puo' piu' di tanto sulle autorita' locali ostaggio della stampa la seconda bestialita' e' mandare a casa i Maro' SENZA avere le idee chiare sul dopo: o sai che hai tutto da perdere a tenerli in Italia (magari perche' in India esistono decine di altri connazionali detenuti che rischierebbero ripercussioni gravissime) e quindi fai buon viso a cattivo gioco rimandandoli indietro con il loro assenso fin dall'inizio, oppure te lintieni a casa e basta, affrontando il dopo alla francese... costi quel che costi ad altri poveri sventurati che indirettamente cadranno nelle maglie della giustizia indiana ma la via di mezzo "tornano.. no rimangono... no tornano... tanto non li fucilano.. " e' politicamente devastante, segno di debolezza totale gli inglesi pagano i riscatti come noi (a riferimento di una recentissima e notissima vicenda di ostaggi italiani rilasciati) ma lo fanno mantenendo ufficialmente la linea dura, con tacito silenzioso assenso della stampa operare come una piccola potenza che ha ambizioni di proiezione oltremare deve comprendere una certa spregiudicatezza, mestiere, tenuta e tanto, tantissimo pelo sullo stomaco; i poveri pescatori morti (o pirati alle prime armi sfigati), i poveri Maro', tutte vicende umane che purtroppo hanno conclusioni devastanti se inseguiamo la giustizia con la mentalita' di un avvocato o procuratore con il codice in mano... non funziona cosi'........... |