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| Il titolo è un po' fuorviante perché il MUOS non è un radar ma un sistema di comunicazione satellitare che la US Navy sta mettendo in servizio e che gradualmente sostituirà gli attuali sistemi satellitari militari in banda UHF. La grande novità del MUOS è che usa una tecnica di trasmissione (denominata WCDMA, una evoluzione del CDMA una cui "variante" è utilizzata anche dalle reti di telefonia cellulare) che consente di moltiplicare fino a 16 volte le attuali capacità di traffico UHF militare, consentendo così di aumentare proporzionalmente il numero di utenti delle reti stesse.
L'impianto di contrada Ulmo a Niscemi è uno dei quattro segmenti terrestri che serviranno la costellazione di satelliti (gli altri sono in Virginia, Hawai e Australia) e sorge all'interno di quella che già oggi è una stazione TLC della Marina statunitense, conosciuta come Naval Radio Trasmitter Facility (NRTF) Niscemi dipendente dalla Naval Computer and Telecommunications Station Sicily (NCTS Sicily IT) di Sigonella. NRTF serve per le comunicazioni in HF e LF della US Navy oltre che per il NATO Interoperable Submarine Broadcast System (NISBS).
Dunque, la risposta alla domanda se sia una installazione NATO o statunitense è: si tratta di un'installazione statunitense. Il Sigonella Technical Agreement che regola l'uso della base aerea siciliana e delle installazioni collegate la classifica come "US funded, US exclusive use". Secondo questo documento Niscemi (pre-MUOS) ha una superficie di 1.660.000 mq, un perimetro di 12,5 km e ospita 37 antenne HF/LF.
Edited by rioba - 23/1/2013, 20:43
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