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Spillone bis

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view post Posted on 26/11/2020, 23:27
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Visto che la tematica sullo Spillone è chiusa e non è possibile agganciarcisi ne apro un nuova.
Ho trovato casualmente questo interessante video sull'eiezione di un pilota di 104:





Invece questo sull'entrata in linea:





Ma ne ho trovati altri, che man mano posterò.
:plane.gif:

Rimpianto

Edited by Rimpianto - 30/11/2020, 22:15
 
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view post Posted on 27/11/2020, 02:44
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CITAZIONE (Rimpianto @ 26/11/2020, 23:27) 
Visto che la tematica sullo Spillone è chiusa e non è possibile agganciarcisi ne apro un nuova.
Ho trovato casualmente questo interessante video sull'eiezione di un pilota di 104:
Ma ne ho trovati altri, che man mano posterò.
:plane.gif:

Rimpianto

Si, molto interessanti, ne ho visti diversi anche io su youtube, sono filmati della Ronin Film production. Tra l'altro vi è anche la testimonianza del "lancio da F104" del gen. Arpino. Questi per fortuna hanno potuto raccontare la loro disavventura, peccato per i molti altri piloti che hanno perso la vita. Nelle testimonianze riportate da notare poi che il pilota dopo il lancio, riportava spesso gravi infortuni per la caduta oltre lo stress dovuto "sparo" per l'eiezione del seggiolino. Purtroppo al di là della "bellezza" e del fascino dello spillone, il 104 era una macchina molto difficile da pilotare e non perdonava il minimo errore oltre ai ripetuti guasti tecnici...le decine di velivoli persi lo testimonia!
Questa immagine "storica" è c/o lo stabilimento di Caselle torinese anni 60 alle prove motore prima di un volo di collaudo ditta di un TF104G che ha terminato la sua carriera nel '92 dopo quasi 30 anni di servizio!

F104_prove_motore_-_Copia_1

Un saluto
Melino55
 
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view post Posted on 3/12/2020, 11:51

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conosco alcune delle storie che sono state pubblicate; provo a dare una chiave di lettura: fate caso come in tutti gli eventi i soggetti coinvolti dilatano i secondi del lancio (da quando si tirava la maniglia all'inizio dell'espulsione passavano mi pare circa 0,9 secondi) in periodi che apparivano loro lunghissimi
E' una stupefacente caratteristica del cervello che in momenti critici accelera gli stimoli sensoriali di tre quattro volte rispetto al ritmo normale, per cui tutto sembra accadere al rallentatore

In tutti i casi utilizzano la maniglia inferiore perché non vogliono allontanare le mani dai comandi (le maniglie superiori consentirebbero una posizione di lancio più sicura e minori danni alla colonna vertebrale) nonostante il tempo tecnico necessario a raggiungerle sia pressoché identico; il tentativo è di controllare il mezzo fino all'ultimo e purtroppo ci sono stati numerosi casi in cui la sequenza è stata iniziata quando era ormai troppo tardi, vicino al terreno.

Ho conosciuto persone che mi hanno raccontato come in quel secondo scarso hanno avuto tempo di tirare la maniglia inferiore, stupirsi perché non accadeva nulla, abbassare la testa per guardare se la maniglia era effettivamente tirata e poi sentire il botto del seggiolino; uno mi ha descritto perfettamente l'uscita dal cockpit come se fosse una moviola, quando dura pochi decimi di secondo
 
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view post Posted on 3/12/2020, 14:09
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CITAZIONE (blissback @ 3/12/2020, 11:51) 
conosco alcune delle storie che sono state pubblicate; provo a dare una chiave di lettura: fate caso come in tutti gli eventi i soggetti coinvolti dilatano i secondi del lancio (da quando si tirava la maniglia all'inizio dell'espulsione passavano mi pare circa 0,9 secondi) in periodi che apparivano loro lunghissimi
E' una stupefacente caratteristica del cervello che in momenti critici accelera gli stimoli sensoriali di tre quattro volte rispetto al ritmo normale, per cui tutto sembra accadere al rallentatore

In tutti i casi utilizzano la maniglia inferiore perché non vogliono allontanare le mani dai comandi (le maniglie superiori consentirebbero una posizione di lancio più sicura e minori danni alla colonna vertebrale) nonostante il tempo tecnico necessario a raggiungerle sia pressoché identico; il tentativo è di controllare il mezzo fino all'ultimo e purtroppo ci sono stati numerosi casi in cui la sequenza è stata iniziata quando era ormai troppo tardi, vicino al terreno.

Ho conosciuto persone che mi hanno raccontato come in quel secondo scarso hanno avuto tempo di tirare la maniglia inferiore, stupirsi perché non accadeva nulla, abbassare la testa per guardare se la maniglia era effettivamente tirata e poi sentire il botto del seggiolino; uno mi ha descritto perfettamente l'uscita dal cockpit come se fosse una moviola, quando dura pochi decimi di secondo

Ok, ma poiché tutti quelli che si sono eiettati hanno avuto, chi più, chi meno, gravi problemi agli arti inferiori e/o colonna vertebrale, viene logico pensare che forse non siano stati approntate al meglio quelle attività cui i paracadutisti giocoforza vi si sottopongono.
Right?

Rimpianto
 
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view post Posted on 4/12/2020, 17:38
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CITAZIONE (blissback @ 3/12/2020, 11:51) 
conosco alcune delle storie che sono state pubblicate; provo a dare una chiave di lettura: fate caso come in tutti gli eventi i soggetti coinvolti dilatano i secondi del lancio (da quando si tirava la maniglia all'inizio dell'espulsione passavano mi pare circa 0,9 secondi) in periodi che apparivano loro lunghissimi
E' una stupefacente caratteristica del cervello che in momenti critici accelera gli stimoli sensoriali di tre quattro volte rispetto al ritmo normale, per cui tutto sembra accadere al rallentatore

In tutti i casi utilizzano la maniglia inferiore perché non vogliono allontanare le mani dai comandi (le maniglie superiori consentirebbero una posizione di lancio più sicura e minori danni alla colonna vertebrale) nonostante il tempo tecnico necessario a raggiungerle sia pressoché identico; il tentativo è di controllare il mezzo fino all'ultimo e purtroppo ci sono stati numerosi casi in cui la sequenza è stata iniziata quando era ormai troppo tardi, vicino al terreno.

Ho conosciuto persone che mi hanno raccontato come in quel secondo scarso hanno avuto tempo di tirare la maniglia inferiore, stupirsi perché non accadeva nulla, abbassare la testa per guardare se la maniglia era effettivamente tirata e poi sentire il botto del seggiolino; uno mi ha descritto perfettamente l'uscita dal cockpit come se fosse una moviola, quando dura pochi decimi di secondo

blissback

che percezione terribile che deve essere là dentro (chiusi nella scatola di sardine) seppure il tempo di ejettabilità sia ridotto a meno di un secondo ... mentre il jet stà venendo giù :cry: come un proiettile balistico ... e il suolo si avvicina sempre di più :cry:

Davvero tutta la mia ammirazione per il sangue freddo che occorre in quei terribili momenti :flag_italy.gif:

Edited by Veleno1970 - 4/12/2020, 18:02
 
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view post Posted on 4/12/2020, 19:25
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CITAZIONE (Rimpianto @ 3/12/2020, 14:09) 
Ok, ma poiché tutti quelli che si sono eiettati hanno avuto, chi più, chi meno, gravi problemi agli arti inferiori e/o colonna vertebrale, viene logico pensare che forse non siano stati approntate al meglio quelle attività cui i paracadutisti giocoforza vi si sottopongono.
Right?

Rimpianto

Right. Nel corso del mio terzo anno d'HDemia, nel periodo estivo libero da esami, arrivò notizia che ci avrebbero mandato a fare un corso di paracadutismo con tanto di brevetto "civile" con tre lanci. Iniziammo per un paio di giorni l'attività ginnica preparatoria, poi al terzo giorno ci caricarono su un autobus e ci portarono al... porticciolo della Riviera di Chiaia di Napoli dove iniziammo l'attività pratica su delle... barchette a vela! Fine del corso di paracadutismo! L'ho messa un po' in burla, ma le cose sostanzialmente andarono così, nel senso che qualche giorno dopo arrivò la notizia (contrordine!) che l'attività di paracadutismo era stata giudicata troppo pericolosa e che era meglio passare due o tre settimane a frequentare un "fottuto" corso di barca a vela. E lo facemmo davvero!

Riprendendo da quanto detto da Blissback sulla dilatazione dei tempi, concordo perfettamente. Mi ricordo che da Allievo ci fecero provare l'ebrezza del lancio con il seggiolino. Si trattava di un Martin-Baker montato su una slitta scorrevole verso l'altro lungo un binario. La carica di lancio era ridotta, ma quanto bastava a portarti su per alcuni metri. ebbene, quel famoso secondo scarso fra l'azionamento della maniglia di espulsione e l'accensione del razzo era veramente lungo, tanto che ci fu chi abbassò la testa per vedere se aveva o meno tirato la maniglia cosciale!
Per rimanere nell'argomento, l'addestramento prevedeva anche il doversi "tuffare" dal trampolino di dieci metri nella sottostante piscina. Chiaramente eravamo perfettamente equipaggiati e imbracati al paracadute del Martin Backer. In quei dieci metri di caduta, un paio di secondi?, dovevamo sganciare il battellino di salvataggio e poi l'imbracatura del paracadute mantenendo una posizione rigidamente verticale per evitare danni nell'impatto con l'acqua (dieci metri sono tanti, la piscina lì sotto è molto piccola!). Come al solito in quel paio di secondi ci fu chi abbassava la testa per cercare le varie maniglie di sgancio rapido, per vedere quanto mancava all'acqua e cose simili.
 
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view post Posted on 4/12/2020, 20:06
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CITAZIONE (Rocca di Sparviero @ 4/12/2020, 19:25) 
Right. Nel corso del mio terzo anno d'HDemia, nel periodo estivo libero da esami, arrivò notizia che ci avrebbero mandato a fare un corso di paracadutismo con tanto di brevetto "civile" con tre lanci. Iniziammo per un paio di giorni l'attività ginnica preparatoria, poi al terzo giorno ci caricarono su un autobus e ci portarono al... porticciolo della Riviera di Chiaia di Napoli dove iniziammo l'attività pratica su delle... barchette a vela! Fine del corso di paracadutismo! L'ho messa un po' in burla, ma le cose sostanzialmente andarono così, nel senso che qualche giorno dopo arrivò la notizia (contrordine!) che l'attività di paracadutismo era stata giudicata troppo pericolosa e che era meglio passare due o tre settimane a frequentare un "fottuto" corso di barca a vela. E lo facemmo davvero!

Riprendendo da quanto detto da Blissback sulla dilatazione dei tempi, concordo perfettamente. Mi ricordo che da Allievo ci fecero provare l'ebrezza del lancio con il seggiolino. Si trattava di un Martin-Baker montato su una slitta scorrevole verso l'altro lungo un binario. La carica di lancio era ridotta, ma quanto bastava a portarti su per alcuni metri. ebbene, quel famoso secondo scarso fra l'azionamento della maniglia di espulsione e l'accensione del razzo era veramente lungo, tanto che ci fu chi abbassò la testa per vedere se aveva o meno tirato la maniglia cosciale!
Per rimanere nell'argomento, l'addestramento prevedeva anche il doversi "tuffare" dal trampolino di dieci metri nella sottostante piscina. Chiaramente eravamo perfettamente equipaggiati e imbracati al paracadute del Martin Backer. In quei dieci metri di caduta, un paio di secondi?, dovevamo sganciare il battellino di salvataggio e poi l'imbracatura del paracadute mantenendo una posizione rigidamente verticale per evitare danni nell'impatto con l'acqua (dieci metri sono tanti, la piscina lì sotto è molto piccola!). Come al solito in quel paio di secondi ci fu chi abbassava la testa per cercare le varie maniglie di sgancio rapido, per vedere quanto mancava all'acqua e cose simili.

Grazie per l'esclusiva risposta; tuttavia non riesco a capire cosa ci azzecchi il corso di paracadutismo con quello di vela.
Tanto valeva che vi mandassero sull'otto volante o su quelle giostre (ignoro il nome) che hanno una panca, ove siedono molte persone, issata sulla sommità di un'asta e che viene ex abrupto scagliata verso il basso (ovviamente vi sono degli attenuatori e freni idro/oleo/pneumo meccanici). Almeno sarebbe stato attinente.
:0009016.gif:
Rimpianto

P.s. Questa farsa del corso di paracadutismo (posso permettermi di definirla così?) qualche annetto dopo l'ho vissuta anch'io, ma in ambito completamente diverso: le (stratosferiche) esercitazioni di tiro con Mab e SRCM al Car di Potenza nell'inverno del 1977: #entry435878431

Roba da "far ridere i polli".

Edited by Rimpianto - 4/12/2020, 20:39
 
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view post Posted on 4/12/2020, 20:40
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CITAZIONE (Rimpianto @ 26/11/2020, 23:27) 
Visto che la tematica sullo Spillone è chiusa e non è possibile agganciarcisi ne apro un nuova.
Ho trovato casualmente questo interessante video sull'eiezione di un pilota di 104:
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Se ti riferisci a questa discussione:
https://nikemissile.forumfree.it/?t=51907016
E più che attiva e aperta. :rolleyes:
 
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view post Posted on 4/12/2020, 20:52
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CITAZIONE (lambo205° @ 4/12/2020, 20:40) 
Se ti riferisci a questa discussione:
https://nikemissile.forumfree.it/?t=51907016
E più che attiva e aperta. :rolleyes:

Sicuro! Proprio lei. Rds è già al corrente.
Le ho provate tutte ma su nessuna risposta appare il tasto "Citaz." (ma solo quello denominato "Su"), quindi ho ritenuto opportuno creare la tematica "Spillone Bis".

Rimpianto
 
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view post Posted on 5/12/2020, 01:17
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CITAZIONE (Rimpianto @ 3/12/2020, 14:09) 
Ok, ma poiché tutti quelli che si sono eiettati hanno avuto, chi più, chi meno, gravi problemi agli arti inferiori e/o colonna vertebrale, viene logico pensare che forse non siano stati approntate al meglio quelle attività cui i paracadutisti giocoforza vi si sottopongono.
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Rimpianto

Per chi non l'avesse già visto, a questo link trovate questo argomento trattato da P. Angela in una puntata di SuperQuark che ho trovato molto esaustivo ....


F104_cannone_1
Melino55
 
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view post Posted on 5/12/2020, 10:07
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CITAZIONE (Melino55 @ 5/12/2020, 01:17) 
Per chi non l'avesse già visto, a questo link trovate questo argomento trattato da P. Angela in una puntata di SuperQuark che ho trovato molto esaustivo ....
www.youtube.com/watch?v=DuvwD2J45sY

F104_cannone_1
Melino55

Molto interessante, grazie.
Presumo che almeno tu abbia svolto un regolare e completo corso di paracadutismo.
Rimpianto
 
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view post Posted on 7/12/2020, 18:54

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nessuno di quelli che conosco ha mai partecipato addestramento al paracadutismo organizzato da AM; l'unico che lo fece di propria volontà si ruppe un piede al secondo lancio

era Estate e fu necessario riorganizzare (i già strettissimi) turni di allarme per riuscire a mandare tutti più o meno in ferie in qualche maniera; il Com. di Gruppo era inviperito: "ma cosa ti butti a fare da un aereo che funziona? per vedere come ci si rompe un piede? tanto te lo rompi uguale, almeno fallo (se proprio non puoi farne a meno) quando si rompe prima l'aeroplano!"
 
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view post Posted on 7/12/2020, 20:23
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CITAZIONE (blissback @ 7/12/2020, 18:54) 
nessuno di quelli che conosco ha mai partecipato addestramento al paracadutismo organizzato da AM; l'unico che lo fece di propria volontà si ruppe un piede al secondo lancio

era Estate e fu necessario riorganizzare (i già strettissimi) turni di allarme per riuscire a mandare tutti più o meno in ferie in qualche maniera; il Com. di Gruppo era inviperito: "ma cosa ti butti a fare da un aereo che funziona? per vedere come ci si rompe un piede? tanto te lo rompi uguale, almeno fallo (se proprio non puoi farne a meno) quando si rompe prima l'aeroplano!"

Assai poco edificante per mamma AM......!
:angry: :sick:
Rimpianto
 
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view post Posted on 7/12/2020, 23:01
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Una curiosità relativa all'F104.....per evitare che durante l'espulsione verso l'alto il pilota fosse colpito dall'impennaggio a T che sopraggiungeva, i primi Starfighter utilizzavano seggiolini eiettabili che uscivano dal basso della fusoliera del tipo Stanley C-1...in pratica si apriva una botola sotto il pilota !
Questa scelta portò però alla perdita di 21 pilotii USAF quando i loro velivoli ebbero emergenze a bassa quota. Dopodichè Il seggiolino a uscita verso il basso venne presto rimpiazzato dai Lockheed C-2 a uscita verso l'alto, questo si in grado di grado di evitare l'impennaggio verticale al pilota. L'AMI credo abbia ricevuto dalla Lockheed solo 1 velivolo, in versione F104 G, con il seggiolino C 1 primo tipo.

f104ejection_seggiolino_Stanley_prototipo_B_X-104_-_Copia

Nell'immagine il prototipo XF-104 con il seggiolino Stanley c1 con espulsione verso il basso...
 
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view post Posted on 10/12/2020, 11:15
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CITAZIONE (blissback @ 7/12/2020, 18:54) 
nessuno di quelli che conosco ha mai partecipato addestramento al paracadutismo organizzato da AM; l'unico che lo fece di propria volontà si ruppe un piede al secondo lancio

era Estate e fu necessario riorganizzare (i già strettissimi) turni di allarme per riuscire a mandare tutti più o meno in ferie in qualche maniera; il Com. di Gruppo era inviperito: "ma cosa ti butti a fare da un aereo che funziona? per vedere come ci si rompe un piede? tanto te lo rompi uguale, almeno fallo (se proprio non puoi farne a meno) quando si rompe prima l'aeroplano!"

blissback

scommetto che questo "comandante" così tanto LUNGIMIRANTE e ATTENTO all'incolumità dei SUOI soldati (piloti) ha poi fatto carriera fino ai più ALTI LIVELLI in AM :alienff: =_= -_-

PS: con quello che COSTAVA addestrare un pilota di jet militare ... mica solo il seggolino con paracadute, ma pure gli airbag corporali (come nella moto GP) avrebbero dovuto dotarvi ... mannaggia ai tagli di bilancio di montiana memoria :rolleyes: :shifty:
 
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