CITAZIONE (Rocca di Sparviero @ 2/1/2014, 10:38)
Trovo molto intrigante questa storia di Settepani in origine pensato come la sede di un centro di comando e controllo tattico dell'AM.
Chissà quali furono i criteri di scelta, visto che la vicinanza al mare aumentava il rischio di essere attaccati con navi e con sabotatori provenienti dalla costa (negli anni '60 l'URSS non disponeva ancora di aerei imbarcati su navi, perciò l'attacco aereo dal mare era escluso a priori). Inoltre, il sito sarebbe stato molto lontano dall'area della battaglia, e se questo poteva essere un vantaggio perché lo salvaguardava da attacchi aerei provenienti dall'Est, stante il fatto che un aereo attaccante avrebbe dovuto sorvolare tutto lo spazio aereo italiano allora ben difeso da intercettori, Nike, Hawk e radar, lo avrebbe penalizzato nelle comunicazioni in quanto sarebbe servita una maglia di ponti radio molto lunga, e quindi più fragile, per arrivare alla soglia di Gorizia di buona memoria.
si, è intrigante; poi bisogna sottolineare che si confondono due siti non collegati
- pian dei corsi era un ripetitore troposcatter (o simile) americano-Nato senza bunker ne collegamenti diretti con Settepani
- Settepani (o Col del Melogno come i locali lo nominano) era un sito nazionale di ripetitori con sotto sto po-pò di bunker mai terminato e messo in opera
Le tue considerazioni sono le mie, ma ricorda che in linea ottica c'è anche il radar di Capo Mele che sinceramente fino ad ora mi ero sempre chiesto chi doveva "guardare"... i tonni liguri? La sua installazione è contemporanea alla costruzione del bunker "fantasma" e probabilmente avrebbe avuto la funzione di occhio elettronico come Lame e Ferrara avevano la stessa funzione per il Monte Venda.
All'epoca dell'ideazione del sito e di Capo Mele (fine anni cinquanta) non esistevano ancora i missili balistici intercontinentali nel numero e proporzioni che conosceremo da metà anni sessanta in poi; la minaccia erano bombardieri nucleari di alta quota e lungo raggio: in questa ottica arretrare il centro di comando e controllo a Settepani (con un sensore radar come Capo Mele facilmente collegabile) aveva senso
Poi si sono moltiplicati i missili nucleari con raggio di 8-9.000km e... stare in bunker a Monte Venda, Settepani o Roccopizzopapera non faceva più differenza... forse a quel punto hanno abbandonato l'idea di spendere fiumi di denaro per attivare un bunker identico a quello già operativo di Monte Venda
ps: tu parli di sommergibili potenzialmente ostili vicini ad una locazione ligure? ero bambino, anni settanta, e si parlava di questo mito di un peschereccio che aveva agganciato con le reti un sottomarino russo di fronte a Finale Ligure, venuto per spiare il Col del Melogno.... :-)))) purtroppo non riesco a trovare alcuna traccia su internet, ma il ricordo degli anziani che me lo raccontavano smoccolando in ligure perchè la presenza degli americani sul monte attirava guai è vivissimo, capirai, per un bimbo è una storia così appassionante che non puoi dimenticarla