Durante la mia permanenza al 3° G.M.A. dI Bari
per la specializzazione di autista meccanico, spesso sentivo in fondo ai capannoni delle officine, uno strano rombo:
erano le prove di collaudo dei mezzi di intervento rapido antincendio SIRMAC-PERLINI.
Il veicolo era simile a questo (sicuramente qualche versione precedente)
Il rombo era dato dai motori FERRARI 6 cilindri 2400 c.c. da 195 cv montati sui mezzi.
Gli stessi montati sulle gloriose Fiat Dino e Ferrari Dino 246.
Sei sicuro Lambo che fosse il motore Dino-Ferrari? Io ho convissuto con i Sirmac_Rampini per circa 10 mesi seguendone la normale verifica dei livelli e la regolazione dei carburatori a tempo perso, e a me risultava invece il motore 6 a V monoalbero in testa della Fiat 130 II serie, cilindrata 3235cc, potenza 165cv-DIN.Il SIRMAC era utilizzato prevalentemente negli aeroporti carico di schiuma estinguente.
Arrivato a Zelo , speravo di rivedera il mezzo; purtroppo mi sono dovuto accontentare delle due autobotti Iveco (190 e Turbostar) Se non ricordo male, piene d'acqua !
Piuttosto io mi sono sempre chiesto quale compatibilità potesse avere un mezzo a benzina, con tanto di serbatoio esposto, con gli scenari di estinzione incendi di aeromobili, nella fattispecie grandi quantità di carburanti con alto grado di infiammabilità e volatilità, oltre a presenza di rottami ad altissima temperatura.Ora, la mia domanda è:
con una decina di missili disposti su 3 sezioni, con relativi booster e cariche esplosive (escluse le "speciali") il tutto era "gestito" da qualche estintore quà e là e dalle autobotti che, spesso e volentieri, erano ferme davanti all'autoreparto in logistica.
Non era un pò POCHINO !!!???
O mi sfugge qualcosa che magari non so ???